APICOLTURA

IL MIELE

Produzione: Il miele è prodotto dall’ape sulla base di sostanze zuccherine che essa raccoglie in natura.

Le principali fonti di approvvigionamento sono il nettare, che è prodotto dalle piante da fiori (angiosperme), e la melata, che è un derivato della linfa degli alberi, prodotta da alcuni insetti succhiatori come la metcalfa, che trasformano la linfa delle piante trattenendone l’azoto ed espellendo il liquido in eccesso ricco di zuccheri.

Per le piante, il nettare serve ad attirare vari insetti impollinatori, allo scopo di assicurare la fecondazione dei fiori. A seconda della loro anatomia, e in particolare della lunghezza della proboscide (tecnicamente detta ligula), le api domestiche possono raccogliere il nettare solo da alcuni fiori, che sono detti appunto melliferi.

La composizione dei nettari varia secondo le piante che li producono. Sono comunque tutti composti principalmente da glucidi, come saccarosio, glucosio, fruttosio e acqua.

Il loro tenore d’acqua può essere importante, e può arrivare fino al 90%.

La produzione del miele comincia nel gozzo dell’operaia, durante il suo volo di ritorno verso l’alveare. Nel gozzo l’invertasi, un enzima che ha la proprietà di scindere il saccarosio in glucosio e fruttosio, si aggiunge al nettare, producendo una reazione chimica, l’idrolisi, che dà, appunto, glucosio e fruttosio.

Giunta nell’alveare, l’ape rigurgita il nettare, ricco d’acqua, che deve poi essere disidratato per assicurarne la conservazione.

A questo scopo, le bottinatrici lo depongono in strati sottili sulla parete delle celle. Le operaie ventilatrici mantengono nell’alveare una corrente d’aria che provoca l’evaporazione dell’acqua. Quando questa è ridotta ad una percentuale dal 17-18%, il miele è maturo. Viene quindi immagazzinato in altre cellette, che una volta piene saranno sigillate con un sottile strato di cera (opercolate).

Varietà di mieli

L’apicoltura offre mieli assai vari per origine, sapore e aspetto.

Il miele è detto uniflorale se proviene da un’unica varietà di fiori: l’apicoltore ha sistemato le proprie arnie giusto al momento della produzione del nettare del fiore desiderato, e le ha ritirate subito dopo, per raccoglierlo. Gli altri mieli sono detti millefiori, e può esserne indicata la provenienza geografica.

Alcuni tipi di miele

  • miele di acacia o robinia: di sapore dolce, è liquido, chiaro ed ha tempi di cristallizzazione estremamente lunghi.
  • miele di arancio: ha un aroma intenso che ricorda il profumo dei fiori di zagara, colore giallo paglierino chiaro, sapore di media intensità, quando cristallizza assume un colore bianco avorio.
  • miele di barena: Il miele di barena deriva dal nettare della pianta Limonium vulgare, fam. Plumbaginaceae, presente nelle barene lagunari, presenta una consistenza media e un colorito opaco, giallognolo.
  • miele di cardo: ha un aroma che ricorda un bouquet di fiori, colore dorato, sapore intenso, cristallizza lentamente.
  • miele di castagno: dal gusto carico, è vischioso e bruno.
  • miele di colza: con un leggero sapore di cavolo, è di color chiaro e forma rapidamente una granulazione spessa.
  • miele di erica multiflora: ha un aroma intenso e persistente, colore ambra con caratteristici riflessi arancio, la cristallizzazione è veloce con pasta morbida molto fine e spalmabile.
  • miele di lavanda: molto profumato, di color crema, presenta una granulazione molto fine.
  • miele di limone: ha un aroma deciso, colore ambra con tonalità rossicce, sapore intenso, cristallizza in pasta morbida.
  • miele di montagna: millefiori, il sapore e l’aspetto dipendono dal territorio di produzione.
  • miele di rosmarino: ha un colore giallo pallido quasi bianco, odore gradevole leggermente balsamico e sapore delicato, cristallizza con cristalli fini.
  • miele di sulla: ha un aroma molto delicato, colore giallo paglierino chiaro, sapore poco intenso erbaceo, non altera il gusto delle bevande, quando cristallizza assume un colore bianco avorio.
  • miele di timo: è notevolmente aromatico, cristallizza dopo alcuni mesi spesso con cristalli irregolari, colore da ambra chiaro ad ambra, odore floreale e speziato abbastanza persistente.
  • miele di achillea: di colore scuro, ha un sapore dolciastro e aromatico. Per le sue proprietà antinfiammatorie è indicato per problemi allo stomaco e alle ovaie, mestruazioni dolorose e disturbi di menopausa.
  • miele di melata: di colore molto scuro, ha un gusto che può ricordare il caramello, è molto denso ed ha tempi di cristallizzazione estremamente lunghi, più ricco di sali minerali rispetto ai mieli di nettare, meno dolce degli altri
  • miele di enula:
  • miele di biancospino:
  • miele di marruca: